La legge prevede che il governo, su proposta del ministro dell'economia, entro sei mesi adotti uno o più decreti legislativi. I criteri della riforma prevedono che nell'attuazione della delega si debba puntare a rafforzare la patrimonializzazione dei confidi e favorire la raccolta di risorse pubbliche, private e del terzo settore. Si dovranno inoltre disciplinare le modalità di contribuzione degli enti pubblici finalizzate alla patrimonializzazione dei confidi e razionalizzare e valorizzare le attività svolte dai soggetti operanti nella filiera della garanzia e della controgaranzia, al fine di rendere più efficiente l'utilizzo delle risorse pubbliche e favorire la sinergia tra il Fondo centrale di garanzia e i confidi. Dovranno inoltre essere sviluppati strumenti innovativi, con tassativa esclusione di derivati e di strumenti finanziari complessi, forme di garanzia e servizi, finanziari e non finanziari, che rispondano alle nuove esigenze delle Pmi e dei liberi professionisti.